Può sembrare strano ma è successo realmente, giuro che ero sobrio perché il capolavoro artistico di cui sto per parlarvi l’ho visto prima della degustazione!
Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio.
Stavo sfogliano una di quelle guide che dividono le aziende vinicole e vitivicole per regione quando nella sezione Basilicata il mio sguardo si è soffermato sull’azienda “Cantine Re Manfredi” di proprietà del Gruppo Italiano Vini S.P.A., primo gruppo in Italia nella produzione e commercializzazione di vini di pregio. Cosa ha attirato la mia attenzione? Il nome della cantina e un vino da loro prodotto con uve che mai mi sarei aspettato di vedere in Basilicata.
Prendo nota dei contatti e scrivo subito per avere informazioni sulle possibilità di vistare l’azienda e dugustare i loro vini. Isabel Montrone, la figlia del titolare, mi fissa un appuntamento.
Si parte, destinazione Venosa, patria di Orazio.
Questa volta non sono solo, coinvolgo mio suocero, sempre un po’ restio a bere del vino non fatto con le proprie mani, chissà se riuscirò a fargli cambiare idea! Ad ogni modo per rendere più dinamico il pomeriggio decido di inserire una deviazione culturale in modo da fargli praticare un suo hobby: la fotagrafia. La tappa culturale l’abbiamo fatta a Ripacandida per vedere la chiesa di San Donato
Perché proprio questa chiesa? E’ il santuario gemellato con la Basilica di San Francesco di Assisi, conserva al suo interno una reliquia del Santo e nel 2010 ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di “Monumento messaggero di cultura di Pace” per i profondi valori spirituali che da secoli trasmette.
Arrivati a Ripacandida, lasciamo la macchina nel cortine della chiesa. L’esterno non ci entusiasma ma appena varcato l’ingresso capisco cosa vuol dire la frase: “il bello salverà il mondo”. La navata e l’abside sono compleatamente coperti da affreschi, di una bellezza pazzesca. Sulle pareti sono riproposte scene della Vita e Passione di Cristo, dell’Inferno e del Paradiso, temi tratti dalla Genesi e della vita dei Santi.
Dopo aver tentato di fotografare questa bellezza il tutte le sue sfaccettature, siamo pronti e riprendiamo il viaggio verso le “Cantine Re Manfredi”.
Veniamo accolti da Paolo Montrone, il gestore della cantina, sarà lui a guidarci in questo tour olfattivo, degustativo ed emozionale.
La luce del tramonto inizia a scendere sui vigneti di aglianico del Vulture, uno spettacolo che suscita un caleidoscopio di sensazioni. Paolo ci mostra la sua tenuta, ci parla dei suoi inizi, dell’Aglianico del Vulture e della sue proprietà, delle problematiche legate al mondo del vino, delle sue sfide e dei progetti futuri.
Ci conduce in cantina dove ci coinvolge piacevolmente con i suoi racconti sulla produzione di un buon vino, del recupero di tecniche usate nel passato, sull funzionamento delle attrezzature e delle botti. Fantastica la barricaia. Il nostro “viaggio” si conclude nel suo laboratorio dove vengono fatti i vari controlli.
Ci siamo è il momento di degustare! E si inzia dal vino che mi ha portato qui. Eccolo tra le mie dita il calice con il Manfredi Bianco fatto con Mueller Thurgau e Traminer, i due vitigni la cui presenza è un’ eccezione al Sud, un buon prodotto.
Dopo il bianco siamo passati a degustare il King of Wine della Basilicata, l’Aglianico del Vulture, ed ho scelto di iniziare con il Manfredi Rosso. Questo vino nasce da una particolare tecnica di appassimento su pianta denominata “taglio del tralcio” che prevede di tagliare il capo a frutto una volta che le uve sono giunte a maturazione. In parole povere questa tecnica permette di avere un vino con dei tannini più morbidi rispetto agli altri vini prodotti con uve Aglianico del Vulture.
Terminiamo la nostra degustazione con il Separa, il loro vino di punta, che nasce dalle uve migliori di vecchie viti di un piccolo vigneto nel comune di Maschito dove, secondo Paolo si produce il miglior Agliainico del Vulture.)
A questo punto abbiamo dovuto dire basta altrimenti non saremmo riusciti a tornare a casa, l’assaggio del Manfredi Rosato è soalmente rimandato.
Sarò riuscito a scalfire i dubbi di mio suocero sul vino imbottigliato? A giudicare dal numero di bottiglie che abbiamo messo in macchina direi di sì. . Siamo sulla strada giusta verso il buon bere)
E voi siete pronti a lasciarvi coinvolgere e asperimentare? Buon bere a tutti.
Il vino! Chi avrebbe mai pensato che nel giro di qualche anno sarebbe diventata per me, a 43 anni, una passione a tal punto da spingermi a frequentare non solo il corso di sommelier diplomandomi, ma anche ad andare alla ricerca dei suoi luoghi di produzione.
Durante i miei viaggi mi piace associare la visita di un borgo o di una città, a quella di una cantina sia per degustare le eccellenze locali sia perché spesso sono dei veri gioielli architettonici. Ad un certo punto mi sono detto: la Basilicata è la terra di uno dei vini rossi più importanti in Italia e io non ho mai visitato una cantina!!
Bisognava rimediare così dopo una ricerca su internet e qualche telefonata eccomi pronto ad andare alla scoperta delle cantine dell’Aglianico del Vulture.
Mi dirigo verso il centro del paese nei pressi della stazione ferroviaria dove l’azienda vinicola "Le cantine del notaio" possiede delle cantine ipogee visitabili. Vengo accolto dal bel sorriso di Luana che mi fa una piccola introduzione sull’azienda e su quello che vedrò.
La visita inizia da una piccola piazzetta da cui partono una serie di grotte, risalenti al 1600, utilizzate dai padri francescani. Le grotte, scavate nel tufo (immagine sotto), sono tutte collegate fra di loro creando un percorso sotterraneo molto suggestivo. Ognuna ha la sua particolarità e la sua bella esposizione di botti di rovere francesi contenenti il prezioso Aglianico del Vulture destinato alla vendita.
La più affascinante è quella dove si trova il Presepe animato. L’opera, realizzata da un artigiano locale da una idea del titolare, il Dr. Gerardo Giuratrabocchetti, rappresenta uno spaccato della vita della popolazione del Vulture. Nel presepe, che si sviluppa in altezza, si possono ammirare la vigna, la cantina, la Bottega del Bottaio, un uomo che accende i lumi a gas lungo la strada, una trattoria, una fontana con una lavandaia, un notaio nella sua casa, i pastori, lo spazzacamino, una donna che fila, il cestaio, una donna incinta, un uomo in ombra, un popolo in cammino e ovviamente la Natività. Sia i personaggi che i luoghi rappresentati hanno un significato simbolico che i ragazzi della Cantina del Notaio saranno ben felici di illustrarvi per farvelo apprezzare.
Terminato il tour e risalito in superficie non potevo non assaggiare il vino e alcune delle prelibatezze della zona. È possibile fare diverse degustazioni avendo una produzione che spazia dai vini rossi agli spumanti rosè, ai vini bianchi, ai distillati e persino all’olio.
Un consiglio: nelle grotte la temperatura è alquanto bassa pertanto conviene portarsi qualcosa per coprirsi.
Info: www.cantinedelnotaio.it
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L’azienda "Elena Fucci" si trova alle porte di Barile, un altro comune noto per la produzione dell’Aglianico del Vulture. Anche qui sono accolto da una ragazza sorridente e cordiale.
Qui la visita assume un altro carattere perché Elena mi accompagna a vedere il suo vigneto dove i profumi della terra sono piacevolissimi. Sentirla parlare della sua azienda è un vero piacere perché si percepisce l’orgoglio di portare avanti l’azienda di famiglia.
Lasciato il vigneto, ci dirigiamo verso la cantina che è un vero capolavoro di bioarchitettura, passeggiare al suo interno è davvero piacevole e rilassante. Le sorprese non sono finite perché tramite un tunnel, scavato nella roccia, mi ritrovo nella vecchia cantina e nella bottaia che è deliziosa. Ovviamente anche da Elena ho potuto degustare il loro fiore all’occhiello, un vino delizioso "Titolo".
Info: www.elenafuccivini.com
SCOPRI ANCHE IL NOSTRO ITINERARIO PER SCOPRIRE IL VULTURE, TRA AGLIANICO E ACQUE MINERALI
Ritornando a casa ripenso alle persone che ho incontrato, ai discorsi fatti, alle sensazioni provate convinto più che mai che anche in Basilicata si possa sviluppare un turismo enologico.
TOUR ALLA SCOPERTA DEL VULTURE
Il Vulture grazie ai piacevoli paesaggi e alla bellezza del patrimonio artistico-culturale di cittadine come Melfi, Venosa, Rapolla, Rionero in Vulture, Barile, Ginestra, Acerenza, Ripacandida è delle principali attrattive della Basilicata. Una passeggiata tra le vie di questi borghi non può che concludersi con un buon bicchiere di Aglianico del Vulture, un rosso che, grazie alla professionalità dei viticoltori della zona, ad ogni sorso ti ammalia e conquista.
Ecco una selezione di cantine che abbiamo visitato e che saranno felici di mostrarvi le loro cantine e farvi degustare i loro vini.
SCRIVETECI PER MAGGIORI INFORMAZIONI!
IL NOSTRO ITINERARIO SUL VULTURE PER GUSTARE IL VINO AGLIANICO!
Il Vulture è stata la terra più amata da Federico II di Svevia. A testimoniarlo i castelli e le cattedrali che ha lasciato nelle cittadine di Melfi, Venosa, Acerenza e Castel Lagopesole. Regalatevi un viaggio alla scoperta delle opere di uno dei più grandi imperatori della storia in una terra dai piacevoli paesaggi e madre di uno dei vini rossi più importanti d'Italia: l'Aglianico del Vulture. In questo itinerario vi porteremo alla scoperta di una Basilicata antica, tra castelli e chiese misteriose, dove nel corso dei secoli hanno passeggiato monaci e guerrieri.
Un panorama di Melfi, su cui si staglia il maestoso castello
Melfi - Venosa - Castello di Lagopesole - Acerenza
3 giorni / 2 notti
Un panorama di Venosa, città che diede i natali al poeta Orazio
A partire da € 64,00 a notte per persona
Disponibili tariffe per gruppi
Disponibilità di pranzo e cena su richiesta
Un panorama di Castel Lagopesole, con il castello federiciano sullo sfondo
I NOSTRI ITINERARI SONO PERSONALIZZABILI IN BASE ALLE ESIGENZE DEI VIAGGIATORI. CONTATTATECI, SAREMO FELICI DI CREARE ITINERARI SPECIFICI PER VOI!
Mobile:
328.8070544
E-Mail:
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Altre info su:
www.basilicatadavedere.com
"Carpe diem, quam minimum credula postero" ("Seize the day, put very little trust in tomorrow")... The verses of Orazio echo in the streets of Venosa, the Lucanian town that gave birth to the famous Roman poet in 65 b.C. A few steps away from the town you can find the remains of the ancient Roman city whereas around the lanes of Venosa the visitor can go in search of the house that, according to the tradition, was the poet's.
Venosa tells also a story of music, passion and death: it is the story of Prince Gesualdo from Venosa, madrigal composer in the XVII century. He was forced to run away from Venosa because of having murdered his unfaithful wife Maria and her paramour.
There is also the story of the "unfinished", the XI century abbey that was meant to become huge but it is to this day only mysterious walls and a roof of stars. Venosa is a city able to tell stories to be listened to while drinking Aglianico del Vulture, exquisite Lucanian red wine that originates in these areas.
For all these reasons, Venosa is one of "The Most Beautiful Hamlets in Italy".
The first thing to see when you visit Venosa is the Castle of Pirro del Balzo (photo in the gallery), dated back to 1470, which is erected majesticly in the town centre and houses the National Archeological Museum.
Backwards in time, a few steps away from Venosa there is the beautiful abbey of Santissima Trinità, inside of which you can find precious frescoes and the remains of the Norman mercenary captain Roberto il Guiscardo. What is going to strike the visitor is undoubtedly what remains of the one called "L'Incompiuta" ("The unfinished"), located on the back of the abbey.
Building works, started in the XI century, aimed to complete the abbey with a huge apse and two large spans, but this never happened. Today the visitor can walk in the middle of the suggestive remains of this dream never fulfilled.
Other proofs of the holy in Venosa are the Christian catacomb of the IV century and the Jewish ones of the III-IV century.
By staying in the past, the Archeological Park shows the republican period of the city and, hidden among the town lanes, we can find out the house that, according to the tradition, was the Horace's one.
DISCOVER OUR ITINERARY TO VISIT VENOSA AND ACERENZA, BETWEEN CULTURE AND MYSTERY
Venosa is one of the localities of Basilicata that are the birthplace of the famous Aglianico del Vulture, considered as one of the best italian red wines. This wine, the vine variety of which grows on the slopes and the valley of the extinct volcano Vulture, has a ruby garnet red that acquires orangish highlights with the ageing.
To the sense of smell it is possible to recognise notes of blackberry and wild plum, violet and strawberry; the ageing adds perfumes of liquorice, dark chocolate, black pepper. At the taste, the Aglianico del Vulture turns out to be full bodied, with a moderately tannic and fresh structure and with 12,5 -13,5 % alcohol.
DISCOVER ALSO OUR ITINERARY "ON THE VULTURE TO TASTE AGLIANICO WINE"
Near Venosa it is possible to visit the Paleolithic Site of Notarchirico - one of the most ancient of Europe, dating back 600.000 years ago. Its importance is highlighted by the discovery, in 1985, of a human thigh-bone that probably belonged to a Homo erectus and it is one of the most ancient fossil remains of Europe.
The entrance ticket is combined with The Archeological Park, The Jewish Catacombs and the National Archeological Museum's ones.
Matera 2019 ha acceso i riflettori sulla Basilicata, portando alla ribalta dell'Italia e non solo il suo patrimonio artistico, culturale e naturale. Un’escursione in terra lucana infatti non può dirsi davvero completa se non si degustano i piatti tipici del luogo e su questo la Basilicata ha tanto da offrire.
La sua cucina, semplice e genuina, riesce ad esaltare il gusto dei piatti della tradizione mediterranea: pane, pasta, olio di oliva, vino, formaggi, salumi e carni.
Esistono prodotti che non sono presenti nelle regioni limitrofe, è il caso del Peperone di Senise IGP che viene fatto esiccare e diventare croccante (“crusco”, in dialetto lucano), che viene usato per condire la pasta artigianale o il baccalà. Ci sono poi i fagioli di Sarconi IGP, la melanzana rossa di Rotonda DOP, il pecorino di Filiano Dop e il canestrato di Moliterno IGP, il tutto accompagnato dal pane di Matera e dal vino rosso Aglianico del Vulture DOCG.
Ma non finisce qui! L’offerta enogastronomica è vasta e diffusa su tutto il territorio.
Il nostro obiettivo è presentarvi il meglio della cucina lucana perché, oltre ad una Basilicata da Vedere esiste anche una Basilicata da Gustare.
SCOPRI IL NOSTRO ITINERARIO SUL VULTURE PER GUSTARE IL VINO AGLIANICO!
CREDIT PHOTO
Foto: http://saporilucani.com
Sagra della Podolica (30, 31 luglio – 1 agosto)
Sagra “Tumact me tulez” (1, 2 agosto)
Percorso eno-gastronomico e storico-culturale (5, 6, 7 agosto)
Porklandia (5, 6 agosto)
Sagra del canestrato (9, 10 agosto)
Sagra della soppressata e del caciocavallo (14 agosto)
Sagra “Le giornate del peperone” (agosto)
Sagra “Il Bianco e la Rossa di Rotonda Dop” (12 – 14 agosto)
Percorso enogastronomico “Le cantine aperte” (12 – 15 agosto)
Percorso enogastronomico “Cantinando Wine & Art” (agosto)
Sagra del Fagiolo di Sarconi (18, 19 agosto)
Sagra del Baccalà e dei prodotti tipici”(21 agosto)
Mostra mercato del miele lucano (27, 28 agosto)
Sagra del Pecorino di Filiano (5, 6 settembre)
Percorso enogastronomico “Aglianica” (settembre)
Sagra “Salsiccia Festival” (settembre)
Sagra della Varola (22, 23 ottobre)
Sagra della Castagna e Cantine aperte (ottobre)
41 Km
For those who love nature and good food
April to mid-October
Monticchio lakes Rionero in Vulture - Waterfalls of San Fele
Monticchio was, for a few decades, an important place of extraction of mineral waters. Coming from Melfi you see the establishment of Gaudianello. Acqua Lilia tells you something? In these places by some fountains you can drink mineral water!
Arriving at the Lakes the visitor is immediately struck by the panorama of the two volcanic lakes: The Lago Piccolo (Little lake) with its greenish water and The Lago Grande (the Big Lake) with its olive green water.
Walk along the banks of one of the two lakes and visit the remains of the Church of St. Hippolytus of the 10th century and the White Abbey of San Michele. A little distance from the Abbey, walking along a trail used by the Crocco bandit, we reach a cave where we can enjoy a spectacular view of the woods surrounding the two lakes.
2/3 hour visit
FOR FURTHER INFORMATION PLEASE READ OUR PAGE ABOUT MELFI!
Now we move to Rionero in Vulture for a visit with wine tasting. The route is rich of vineyards of fine grapes, a wonderful view especially in the fall.
What to see: Rionero in Vulture is the home town of the famous bandit Carmine Crocco, one of the best-known figures of the Risorgimento period in southern Italy. This is where you can retrace the history of the Lucan robbers in the museum of banditry, set up in the halls of the former Bourbon prison.
2/3 hours visit
The last stop is the Waterfalls of San Fele. A series of routes will take you through the woods to admire the waterfalls of the Bradano stream. Fill a water bottle and scramble through the paths of the ancient mule tracks, lulled by the sound of the water and the cool breeze of the trees.
3 hours
C'è un luogo della Basilicata che mette d'accordo sia astemi che amanti del vino. A pochi passi da Melfi, immersi nel verde lussureggiante dei boschi del monte Vulture, si trovano i laghi di Monticchio. È qui che sgorga un'acqua purissima, arricchita da una naturale effervescenza. Ed è sempre qui che viene prodotto il celebre vino Aglianico, uno dei più pregiati vini rossi d'Italia. Scopriteli con noi!
Laghi di Monticchio - Rionero in Vulture - Casate di San Fele
A chi ama la natura e il cibo genuino
Da aprile a metà ottobre
Un giorno / un giorno e mezzo
In auto e a piedi
Monticchio è diventato, da pochi decenni, una importante sede di estrazione delle acque minerali. Venendo da Melfi avrete la possibilità di vedere lo stabilimento della Gaudianello, marchio famoso per la sua acqua effervescente naturale.
Nella zona risiede anche lo stabilimento dell'azienda "Fonti del Vulture" S.r.l., di proprietà della "The Coca-Cola company" che imbottiglia e distribuisce l'acqua Lilia, famosa in tutta Italia. Sono inoltre presenti altri piccoli stabilimenti, che producono acque minerali con marchi di minor blasone rispetto a quelle sopra citate, ma con delle caratteristiche chimico-fisiche di grande pregio, come l'acqua Itala, contenente un residuo fisso molto più basso delle altre, tale da farle assumere caratteristiche di acqua oligominerale.
Se volete assaporare la purezza delle acqua minerali fate attenzione alle fontane disseminate nella zona di laghi: da alcune di queste (le più frequentate) potrete attingere acqua dotata di una naturale effervescenza.
Arrivati ai Laghi si rimane subito colpiti dallo scenario in cui sono incastonati i due laghi di origine vulcanica: il lago Piccolo dal colore verdastro e il lago Grande dal colore verde oliva.
Vi consigliamo una passeggiata lungo le sponde dei uno dei due laghi e la visita dei resti della Chiesa di Sant’Ippolito del X secolo e della bianca Abbazia di San Michele.
Spostandoci un po’ più su dell’abbazia percorreremo un sentiero che fu percorso dalle bande di briganti guidati da Carmine Crocco. La mulattiera termina in una grotta da cui è possibile godere di uno spettacolare panorama sui boschi lussureggianti che circondano i due laghi.
Due / tre ore
Finita la visita ai laghi di Monticchio si riparte in auto in direzione di Rionero in Vulture per una visita al paese con annessa degustazione di vino Aglianico. Durante il viaggio avrete occasione di ammirare ai bordi della strada i vigneti della pregiata uva, particolarmente suggestivi nei mesi autunnali.
Rionero in Vulture è la patria nel famoso brigante Carmine Crocco, uno dei personaggi più noti del periodo Risorgimentale nel sud Italia. È qui che potete ripercorrere la storia dei briganti lucani nel museo del brigantaggio, allestito nelle sale dell’ex carcere borbonico.
Due / tre ore
Il nostro itinerario alla scoperta del monte Vulture si conclude alle Cascate di San Fele. Una serie di percorsi vi porteranno attraverso i boschi ad ammirare i salti d'acqua prodotti dal torrente Bradano. Riempite una borraccia d'acqua e inerpicatevi per i sentieri delle antiche mulattiere, cullati dallo scroscio dell'acqua e dalla brezza fresca degli alberi.
Tre ore
CREDIT
Foto laghi di Monticchio e abbazia di San Michele: Santo Galatà
Foto cascate di San Fele: www.cascatedisanfele.it