idee e itinerari turistici per scoprire la Basilicata

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Esiste una zona a Sud della Basilicata dove la natura ha creato degli scenari fantastici che ricordano la Cappadocia o i paesaggi dei film western. Stiamo parlando dei Calanchi Lucani: i suoi profondi canyon, le aride dune bianche e i suoi pinnacoli naturali hanno ispirato poeti, pittori e registi che li hanno scelti per la loro unicità e bellezza.

Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato a Eboli scriveva “ … da ogni parte non c’erano che precipizi di argilla bianca, su cui le case stavano come liberate nell’aria…”

Il paese fantasma di Craco, in Basilicata


TAPPE 

Tursi - Valsinni - Aliano - Craco - Ferrandina

TEMPO DI VISITA 

Uno / due giornate 148 Km

QUANDO

Tutto l’anno. Preferibilmente da Marzo a Ottobre per chi volesse fare l’itinerario in un’unica giornata

IL NOSTRO CONSIGLIO

Non si può non mangiare il peperone “Crusco” di Senise condito con l’olio DOP di Ferrandina

COME

In auto e a piedi 


 PARTENZA E PRIMA TAPPA: TURSI 

Punto di partenza del nostro tour è Tursi. Il paese, che ha dato i natali al poeta Albino Pierro due volte candidato al premio Nobel, è sovrastato dalla Rabatana. La Rabatana , di origine Saracena, è un groviglio di case, vicoli, archi, gradinate tortuose che portano a profondi precipizi e grotte.

La passeggiata tra i vicoli ci porterà alla chiesa Santa Maria Maggiore in Rabatana dell'XI sec. Ai piedi della Rabatana si sviluppa la restante parte del centro storico collegata da una ripida scalinata chiamata a’ petrizze.


SECONDA TAPPA: SANTUARIO DI SANTA MARIA DI ANGLONA

Lasciata Tursi è consigliata una sosta al Santuario di Santa Maria di Anglona. Edificato fra il XI e XIII secolo è un vero capolavoro dell’arte sacra medioevale. Dalla collinetta su cui sorge è possibile vedere lo scenario che ha fatto da sfondo ad un’epica battaglia avvenuta nel 208 A.C., la battaglia di Herakleia che ha visto combattere i romani contro gli elefanti di Pirro.


TERZA TAPPA: VALSINNI

Valsinni, monumento ad Isabella Morra

Riprendiamo il nostro itinerario direzione Valsinni la cui fama è legata al tragico destino della poetessa Isabella Morra, a cui è dedicato il parco letterario del paese che permette ai visitatori di ripercorrerne la storia attraverso le sue poesie.

Anche Valsinni, che ha ricevuto dal Touring Club la Bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale, ha un centro storico caratterizzato da vicoli e passaggi coperti da volte a botte chiamati “gafi”. Meritano una visita il castello, la Chiesa Madre e Palazzo Mauri.


QUARTA TAPPA: SENISE

Lasciata Valsinni facciamo rotta verso Aliano. Lungo la strada incontreremo la diga di Monte Cutugno, una delle più grandi opere in terra battuta d’Europa dove si svolgono gare internazionali di canottaggio e dove in estate si tiene l'imponente spettacolo "Magna Grecia. Il mito delle origini".

Il lago di Senise

A due passi dal lago c'è Senise, patria del peperone Crusco e Sant’Arcangelo con il suo Convento di Santa Maria di Orsoleo, uno dei più importati monumenti religiosi della Basilicata risalente al 1400.


QUINTA TAPPA: ALIANO

Finestra sui calanchi a Craco

La SS 92 che si snoda tortuosamente lungo i Calanchi ci porta ad Aliano. Si va così vicini a guglie e pinnacoli che sembra quasi di toccarli. Aliano è un piccolo paesino arroccato su un costone argilloso circondato da profondi precipizi.

Il suo nome è legato alla figura di Carlo Levi che fu confinato per 8 mesi durante il periodo fascista. Oltre al Parco letterario e al museo ricavato nell’abitazione che ha ospitato lo scrittore, merita una visita la Chiesa di San Luigi Gonzaga.


SESTA TAPPA: CRACO

Craco

Terminata la visita di Aliano riprendiamo la strada verso Craco, un paese fantasma abbandonato nel 1969 a causa delle continue frane. È proibito entrare nell’abitato senza affidarsi ad una guida (le trovate sul sito del comune) a causa di possibili crolli ma il colpo d’occhio dall’esterno è davvero eccezionale e lo scenario che circonda il borgo è davvero unico, tant’è che alcuni registi lo hanno scelto per girare alcune scene di film. Il più recente è stato La passione di Mel Gibson che vi ha ambientato la scena dell’impiccagione di Giuda.

Ma al nome di Craco, che nel 1276 divenne sede universitaria, è legata una leggenda sui Templari: vi si racconta che vi giunse ferito San Vincenzo martire insieme con San Maurizio proprio dopo un o dei viaggi in Terra Santa nel periodo delle Crociate.

Craco, torre normanna

Nel 2010 il suo patrimonio storico-artistico è stato inserito nella lista dei luoghi da salvare del World Monuments Funds.


ULTIMA TAPPA: FERRANDINA

Il nostro itinerario termina con Ferrandina fondata nel ‘400 da Federico e Isabella d’Aragona.

Il paesino è un suggestivo intreccio di casette bianche dalle facciate strette, scalinate e vicoli. Da visitare la Chiesa Madre dedicata a Santa Maria della Croce, la chiesa Di San Domenico, la chiesa del Purgatoio e la chiesa della Madonna dei Mali.

 

Published in I Calanchi
Lunedì, 30 Gennaio 2017 15:42

Tour dei castelli della Basilicata

Immaginate di passeggiare all'ombra di antiche torri, di attraversare cortili e giardini un tempo pieni di vita. Immaginate di scoprire antichi saloni in cui secoli fa riecheggiava maestoso il canto dei madrigali o dove le dame di corte danzavano felici al suono di cetre e flauti.

Visitare un castello significa tornare indietro nel tempo, ascoltando le storie, le leggende e i misteri che sono stati tramandati nel corso dei secoli.I castelli della Basilicata, eretti tra montagne scoscese e boschi impenetrabili, conservano un fascino ancestrale che vi lascerà senza fiato.

Questo tour vi porterà alla scoperta delle imponenti fortezze federiciane di Melfi e Lagopesole, del castello di Miglionico con la sua cupa leggenda e dell'elegante castello di Pirro del Balzo, a Venosa.

Matera, panorama
Il castello di Melfi

Cosa è compreso nell'offerta

Itinerario

Melfi - Venosa - Castello di Lagopesole - Miglionico

Durata

3 giorni / 2 notti

Castello di Lagopesole
Il castello di Lagopesole, riserva di caccia di Federico II

Cosa è compreso nell'offerta

  • Pernottamento in hotel a tre o quattro stelle (a Matera o Potenza)
  • Ricca colazione
  • Ingresso e visita guidata dei castelli
  • Visita guidata nel paese di Melfi

PREZZO

A partire da € 155,00 a persona (minimo 2 persone)

Disponibili tariffe per gruppi

Disponibilità di pranzo e cena su richiesta


Cosa NON è compreso nell'offerta

  • Eventuali tasse di soggiorno
  • Mance
  • Trasporto per raggiungere le varie destinazioni

Castello di Lagopesole
Il castello di Pirro del Balzo a Venosa


I NOSTRI ITINERARI SONO PERSONALIZZABILI IN BASE ALLE ESIGENZE DEI VIAGGIATORI. CONTATTATECI, SAREMO FELICI DI CREARE ITINERARI SPECIFICI PER VOI!


 

Castello di Melfi, ingresso
L'ingresso del castello di Melfi con la famosa Torre dell'orologio

Per Info e prenotazioni

Mobile:
328.8070544

E-Mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Altre info su:
www.basilicatadavedere.com

tour Basilicata

 

Storia, mistero, cultura: il racconto della Basilicata passa anche attraverso i suoi castelli arrampicati su verdi colline e circondati da mura possenti che serbano storie di un passato lontano. Dagli eleganti fregi del castello di Pirro del Balzo a Venosa, fino alle torri guerriere del castello di Melfi: vi proponiamo un itinerario turistico attraverso cinque castelli, fiore all’occhiello di questa “Basilicata da Vedere”.


PRIMA TAPPA: CASTELLO DI MELFI

Il nostro viaggio non può che cominciare dal castello di Melfi, situato a Nord della regione, a due passi dal monte Vulture, la montagna sulle cui pendici nasce il celebre vino Aglianico. È in queste terre che i Normanni hanno costruito uno dei loro più importanti avamposti al Sud Italia, ed è tra queste mura che Federico II ha scritto un importante pezzo di storia, promulgando le “Costituzioni melfitane”, la più grande opera legislativa del Medioevo.

Il castello di Melfi non passa certo inosservato, stagliandosi imponente sul centro abitato, come un antico guardiano. La struttura è formata da otto torrioni tra cui spicca la famosa “Torre dell’orologio”, uno dei due bastioni che accoglie i visitatori al loro ingresso.

Melfi castello

La torre ospita al suo interno il “Sarcofago di Rapolla”, opera in marmo di grande pregio, creata da artisti dell’Asia Minore nel II secolo, recante sul coperchio una splendida figura di una donna distesa.

Il castello è sede del Museo archeologico nazionale del melfese, aperto dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00 e il lunedì dalle 14.00 alle 20.00. Vedi il nostro itinerario per visitare Melfi e la zona del Vulture.

VEDIA ANCHE IL NOSTRO ITINERARIO SUL VULTURE, TRA AGLIANICO E ACQUE MINERALI
 


SECONDA TAPPA: CASTELLO DI LAGOPESOLE

Castel Lagopesole

A pochi chilometri da Melfi si trova un’altra splendida testimonianza del passaggio di Federico II in Basilicata: si tratta del Castello di Lagopesole, residenza di caccia del sovrano svevo e seconda tappa del nostro itinerario turistico. Il castello, a pianta rettangolare e racchiuso da quattro torri, si trova sulla sommità della collina che domina il piccolo centro abitato di Castel Lagopesole.

Nel periodo postunitario il maniero è stato rifugio della banda di briganti guidati da Carmine Crocco. Alcuni inoltre sostengono che il castello sia la dimora del fantasma di Elena Ducas, moglie di Manfredi, figlio di Federico II. Pare che in moti abbiano visto la donna aggirarsi con una lanterna alla ricerca del marito, ucciso nella battaglia di Benevento.

Il castello ospita in estate lo spettacolo multimediale “Il mondo di Federico II” che, attraverso grandi proiezioni, narrazioni ed effetti speciali, racconta la vita e gli amori del sovrano svevo. 

VEDI ANCHE IL NOSTRO ITINERARIO SULLE TRACCE DI FEDERICO II
 


 TERZA TAPPA: CASTELLO DI PIRRO DEL BALZO A VENOSA

Sempre restando nella zona Nord della Basilicata, possiamo fare tappa a Venosa per vedere il castello Aragonese (o “Castello di Pirro del Balzo”). Il castello risale al 1470 e venne edificato per volere del duca Pirro del Balzo.

È costituito da quattro imponenti torri cilindriche e dalle mura che sono circondate da un profondo fossato. Si accede all’ingresso dall’antico ponte levatoio, decorato con due leoni provenienti dalle rovine dell’antica città romana.

Il castello ospita il Museo archeologico nazionale che conserva i reperti risalenti al periodo romano, quando Venosa era un’importante colonia romana conosciuta col nome di “Venusia”.

VEDI ANCHE IL NOSTRO ITINERARIO PER SCOPRIRE VENOSA E ACERENZA


 QUARTA TAPPA: IL CASTELLO CARACCIOLO DI BRIENZA

Lasciamo ora la zona del Vulture e seguendo il nostro itinerario proseguiamo a sud, poco lontano dalla città di Potenza, per vedere il castello di Brienza, un borgo che ha conservato intatta la sua struttura medievale.

Il castello, attualmente in restauro a causa degli ingenti danni riportati nel sisma del 1980, in estate è sede di manifestazioni e rievocazioni storiche. 


 QUINTA TAPPA: IL CASTELLO DEL MALCONSIGLIO A MIGLIONICO

Per la quinta ed ultima tappa del nostro itinerario ci spostiamo in provincia di Matera, nel paese di Miglionico, dominato dall’imponente sagoma del castello del Malconsiglio (VIII – IX secolo d.C.).

Il curioso nome di questo castello è legato alla congiura ordita dai baroni locali contro il re di Napoli Ferdinando I d’Aragona nel 1481. La congiura, conclusasi tragicamente con la morte dei congiuranti, viene ricordata oggi grazie al percorso multimediale “La congiura dei baroni” allestito nelle sale del castello (visitabile tutti i giorni su prenotazione).

 

CREDIT PHOTO
Castello di Melfi: Marco Lovisco
Castel Lagopesole: Rosalba Molaro
Castello di Pirro del Balzo: APT Basiicata
Castello di Brienza: www.basileusonline.it
Castello di Miglionico: Pietro Amato (CC BY-SA 3.0)

Published in 2016
Mercoledì, 16 Dicembre 2015 17:14

Un giorno a Matera: la città dei Sassi

Viaggiando ci imbattiamo in posti unici che regalano emozioni indimenticabili: Matera, nota ai più come la città dei Sassi, è uno di questi. La sua genuina bellezza ha ammaliato numerosi registi del calibro di Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo) e Mel Gibson (The Passion) che l’hanno utilizzata come set cinematografico di numerosi film.

SE VI INTERESSA L'ARGOMENTO, LEGGETE ANCHE L'ARTICOLO SUL CINEMA IN BASILICATA

 MA COSA SONO I SASSI?

Dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1993, i Sassi, che costituiscono il centro storico della città di Matera, sono un dedalo di scale, passaggi, vicoli, minuscole abitazioni e grandi palazzi, terrazze che sono spesso tetti degli edifici sottostanti, facciate in muratura su ambienti ricavati nella roccia, cisterne e chiese scavate nel tufo.

I sassi si dividono in due quartieri, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Il sasso Barisano, il più grande, è caratterizzato dalla presenza di negozi, ristoranti e alberghi mentre il Sasso Caveoso è il quartiere più antico che maggiormente conserva l’aspetto della città rupestre.

Per apprezzarne appieno la loro unicità vanno visitati a piedi perdendosi tra vicoli, scale E piazze panoramiche da cui godere degli incantevoli panorami che la Murgia materana vi saprà regalare.

Matera


TAPPE

Matera

A CHI LO CONSIGLIAMO

A tutti: Matera è un posto unico che vale davvero la pena vedere quando si visita la Basilicata

QUANDO

Tutto l'anno

DURATA

Tre ore per una rapida visita ai Sassi, ma vi consigliamo di trascorrere a Matera l’intera
giornata, per visitare le chiese rupestri e i musei 

IL NOSTRO CONSIGLIO!

Dotatevi di scarpe comode. Il percorso è a piedi, ad eccezione della visita alla Cripta
del Peccato Originale che si trova a 14 chilometri circa dal centro abitato.



PUNTO DI PARTENZA: PIAZZA PASCOLI

Un possibile punto di partenza della visita del centro storico di Matera è Piazza Pascoli una finestra naturale aperta su una vista stupefacente dei due rioni dei Sassi. Da qui è possibile raggiungere a piedi diversi siti particolarmente interessanti dal punto di vista storico e artistico. Non potete lasciare Matera senza aver fatto visita a queste 5 destinazioni!


PRIMA TAPPA: CASA NOHA

Una casa museo che grazie ad una attenta ricostruzione degli ambienti e all’utilizzo di arredi e utensili originali ci permette di capire come si viveva in quegli ambienti in passato. Si trova a due passi dal Duomo e al suo interno ospita un museo multimediale che racconta al visitatore la storia della città, dalla Preistoria ad oggi.

MATERA


 SECONDA TAPPA: PIAZZA DI SAN PIETRO CAVEOSO

Questa piazza prende il nome dalla chiesa rupestre dedicata a San Pietro che si erge su un blocco di roccia che offre allo spettatore un sublime panorama sullo strapiombo della Gravina, uno dei paesaggi tipici della Murgia.


TERZA TAPPA: CHIESE RUPESTRI DELLA MADONNA DELL'IDRIS E DI SAN GIOVANNI

Queste chiese formano un unico complesso all’interno di un masso roccioso, fondendosi con lo scenario naturale e creando un effetto incredibilmente suggestivo.

La chiese della Madonna dell'Idris e di San Giovanni in Monterrone fanno parte del Parco delle Chiese Rupestri che conta circa 150 chiese grotte, dislocate tra i Sassi e l’altopiano della Murgia materana. Furono realizzate da monaci bizantini i quali ricavarono i loro ambienti personali e di culto scavando nella roccia tufacea e affrescando gli interni con immagini di santi.


QUARTA TAPPA: LA CATTEDRALE

La Cattedrale, Matera, Basilicata

La cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio è il luogo di culto cattolico principale di Matera. L'edificio, di stile romanico-pugliese, fu costruito nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita (il nucleo più antico della città) che divide i due Sassi. Meritano una visita anche la Chiesa di San Francesco d'Assisi e la Chiesa del Purgatorio


QUINTA TAPPA: CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE

Non potete concludere la vostra visita alla città di Matera senza aver fatto visita alla Cripta del Peccato Originale, a circa 14 chilometri dal centro abitato, in località Pietrapenta in Agro di Matera.

La chiesa è conosciuta anche come “La Cappella Sistina” della Basilicata grazie ai suoi splendidi affreschi raffiguranti episodi della Genesi.

La cripta del peccato originale, Matera, Basilicata

DA VEDERE, PRIMA DI LASCIARE MATERA...

Matera è anche sede di musei che possono essere inclusi nella visita della città. Si può scegliere tra il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”, il Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna e il Musma, Museo della scultura contemporanea.

VEDI ANCHE LA NOSTRA SCHEDA DEDICATA A MATERA

Published in Itinerario Matera
Mercoledì, 28 Ottobre 2015 15:16

Mistero e cultura sulle tracce di Federico II

Un personaggio carismatico, un re che preferiva i libri alla spada, capace di creare un ponte tra oriente e occidente. Federico II ha amato la Basilicata, percorrendone i boschi con il suo amato falcone, fedele compagno di caccia. Alla Basilicata ha lasciato in eredità castelli e leggende, ma soprattutto storia e cultura. Seguiteci in questo itinerario attraverso i luoghi che ci raccontano la sua storia!

Melfi, cripta di santa margherita, monito dei morti 


TAPPE

 Melfi – Barile – Ripacandida – Castello di Lagopesole

A CHI LO CONSIGLIAMO

A chi ama la natura e il Medioevo 

QUANDO

Tutto l'anno

TEMPO DI VISITA

L'itinerario dura un giorno

IL NOSTRO CONSIGLIO!

Tra una tappa e l'altra, fermatevi a gustare un calice di vino Aglianico, accompagnato dai formaggi locali e dai dolci a base di castagne, tipici della zona. 



PRIMA TAPPA: MELFI

La sagoma del castello di Melfi appare subito agli occhi del visitatore che si appresta a perdersi fra le vie del suo centro storico racchiuso tra le possenti mura medioevali, perfettamente conservate.

Il castello di Melfi

Punto di partenza ideale per un tour di Melfi è la Porta Venosina, l’unico dei quattro accessi che ha resistito al tempo e ai terremoti.

Oltrepassata la porta si percorre C.so Garibaldi, una delle arterie principali di Melfi,  per raggiungere la Cattedrale la cui costruzione, voluta da Roberto I il Guiscardo risale al 1056. Purtroppo il terremoto del 1694 ha distrutto buona parte della chiesa che venne ricostruita nel XVIII secondo lo stile Barocco. Di chiara architettura normanna, invece, il Campanile.

Accanto alla cattedrale si può ammirare il Palazzo del Vescovado, anch'esso ricostruito in stile barocco, con la sua ampia scalinata a doppia rampa che porta agli ambienti di rappresentanza. Il Palazzo oggi è sede di una pinacoteca.


IN VISITA AL CASTELLO

Lasciata la cattedrale e il Palazzo del Vescovado ci  addentriamo nel cuore del centro storico per raggiungere il Castello che ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso degli anni dalle varie dominazioni che si sono succedute.

Caratterizzato da 8 possenti torri, un ponte in muratura ed un fossato, il castello è stata la sede da cui Federico II promulgò nel 1231 le famose Contitutiones Augustales, norme che riorganizzarono i diritti feudali e che riconoscevano alla donna il diritto di successione ereditaria. 

Il castello ospita il Museo Nazionale Archeologico del Melfese dove sono conservati reperti che spaziano dal VII al III secolo A.C. Pezzo pregiato della collezione è il Sarcofago di Rapolla, opera in marmo di pregio, creata da artisti dell'Asia Minore nel II secolo, recante sul coperchio una splendida figura di donna distesa.  


SE VI INTERESSA L'ARGOMENTO, LEGGETE ANCHE IL NOSTRO ARTICOLO SUI CASTELLI DELLA BASILICATA  


 SECONDA TAPPA: BARILE E RIPACANDIDA

Le caratteristiche cantine di Barile, scavate nel tufo

Barile come Betlemme, questo ha sicuramente pensato negli anni ’60 Pier Paolo Pasolini quando, per il film il Vangelo Secondo Matteo, scelse questo paese di origine albanese per ambientarvi le scene della Natività, la visita dei Re Magi, la fuga della sacra famiglia.

SE VI INTERESSA L'ARGOMENTO, LEGGETE ANCHE L'ARTICOLO SUL CINEMA IN BASILICATA

Le grotte, scavate nel tufo e oggi usate come cantine per conservare ed invecchiare il vino Aglianico del Vulture, fanno da sfondo ad una delle più suggestive Vie Crucis che si tengono in Basilicata nella settimana di Pasqua.

SE VI INTERESSA L'ARGOMENTO, LEGGETE ANCHE IL NOSTRO ARTICOLO SULL'AGLIANICO DEL VULTURE

Ripacandida è in posizione panoramica rispetto al monte Vulture. Il monumento principale è la chiesa di San Donato chiamata anche la Piccola Assisi. Basta entrare in chiesa per capirne il motivo: la volta dell’unica navata è completamente affrescata  con scene del vecchio e nuovo testamento, figure di santi e allegorie delle virtù opera di un ignoto artista lucano del XV secolo.

Da visitare la chiesa Madre del XVI secolo dedicata a Santa Maria del Sepolcro e la chiesa della Madonna del Carmine del XVIII secolo.   


 TERZA TAPPA: CASTEL LAGOPESOLE

Castel Lagopesole

Frazione del comune di Avigliano deve il suo nome alla presenza di un grande lago che nel Quaternario occupava tutta la valle di Vitalba. Prima i romani e successivamente i Normanni portarono benessere e splendore alla località.

Fu Federico II nel 1241 a iniziare i lavori di ampliamento e restauro del castello la cui origine pare risalga al XI secolo. Ulteriori lavori si sono succeduti nel corso dei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. È difficile individuare quali parti sono attribuibili all'epoca federiciana e quali a quell'angioina.

IN VISITA AL CASTELLO

L’ingresso principale del Castello è caratterizzato da una volte a botte risalente al XVI-XVII secolo e passando attraverso una stanza usata come deposito si sale al primo piano nel Salone dell’Imperatore caratterizzato da una serie di mensole a capitello volte a sostenere arcate a sesto acuto che sorreggevano a loro volta un tetto in legno.

Dall'ingresso principale si accede anche al cortile maggiore dove è riconoscibile la Cappella ricavata da una pseudo torre. Accanto si scorge una scala che porta al Salone degli Armigeri anch'esso caratterizzato da capitelli a mensole, bifore trilobate e finestre. Il salone dell’Imperatrice occupa l’ala settentrionale.

Dopo aver fatto visita alle sale del castello, rientriamo nel cortile maggiore da cui si accede al cortine minore che ospita il Maschio.

L'ingresso della torre presenta due bellissime mensole raffiguranti un volto di donna e un volto maschile. Secondo gli storici la donna potrebbe essere Costanza d’Altavilla o Beatrice, seconda moglie di Federico I Barbarossa, mentre il volto maschile pare ritragga il Barbarossa. 

CREDIT
Foto Castello di Melfi: Marco Lovisco
Foto Barile: APT Basilicata
Foto Castel Lagopesole: Rosalba Molaro
Video Melfi: Dario Molinari

Published in Itinerario Melfi

C'è un luogo della Basilicata che mette d'accordo sia astemi che amanti del vino. A pochi passi da Melfi, immersi nel verde lussureggiante dei boschi del monte Vulture, si trovano i laghi di Monticchio. È qui che sgorga un'acqua purissima, arricchita da una naturale effervescenza. Ed è sempre qui che viene prodotto il celebre vino Aglianico, uno dei più pregiati vini rossi d'Italia. Scopriteli con noi!

Laghi di Monticchio


TAPPE

Laghi di Monticchio - Rionero in Vulture - Casate di San Fele 

A CHI LO CONSIGLIAMO

A chi ama la natura e il cibo genuino 

QUANDO

Da aprile a metà ottobre 

TEMPO DI VISITA

Un giorno / un giorno e mezzo

COME

In auto e a piedi



 PRIMA TAPPA: LAGHI DI MONTICCHIO 

Laghi di Monticchio

LA PUREZZA DELLE ACQUE MINERALI

Monticchio è diventato, da pochi decenni, una importante sede di estrazione delle acque minerali. Venendo da Melfi avrete la possibilità di vedere lo stabilimento della Gaudianello, marchio famoso per la sua acqua effervescente naturale.

Nella zona risiede anche lo stabilimento dell'azienda "Fonti del Vulture" S.r.l., di proprietà della "The Coca-Cola company" che imbottiglia e distribuisce l'acqua Lilia, famosa in tutta Italia. Sono inoltre presenti altri piccoli stabilimenti, che producono acque minerali con marchi di minor blasone rispetto a quelle sopra citate, ma con delle caratteristiche chimico-fisiche di grande pregio, come l'acqua Itala, contenente un residuo fisso molto più basso delle altre, tale da farle assumere caratteristiche di acqua oligominerale.

Se volete assaporare la purezza delle acqua minerali fate attenzione alle fontane disseminate nella zona di laghi: da alcune di queste (le più frequentate) potrete attingere acqua dotata di una naturale effervescenza.

COSA VEDERE AI LAGHI DI MONTICCHIO

Arrivati ai Laghi si rimane subito colpiti dallo scenario in cui sono incastonati i due laghi di origine vulcanica: il lago Piccolo dal colore verdastro e il lago Grande dal colore verde oliva.

Vi consigliamo una passeggiata lungo le sponde dei uno dei due laghi e la visita dei resti della Chiesa di Sant’Ippolito del X secolo e della bianca Abbazia di San Michele. 

Monticchio, abbazia di San Michele
Spostandoci un po’ più su dell’abbazia percorreremo un sentiero che fu percorso dalle bande di briganti guidati da Carmine Crocco. La mulattiera termina in una grotta da cui è possibile godere di uno spettacolare panorama sui boschi lussureggianti che circondano i due laghi.


TEMPO DI VISITA

Due / tre ore


SECONDA TAPPA: RIONERO IN VULTURE

Finita la visita ai laghi di Monticchio si riparte in auto in direzione di Rionero in Vulture per una visita al paese con annessa degustazione di vino Aglianico. Durante il viaggio avrete occasione di ammirare ai bordi della strada i vigneti della pregiata uva, particolarmente suggestivi nei mesi autunnali.


COSA VEDERE A RIONERO

Rionero in Vulture è la patria nel famoso brigante Carmine Crocco, uno dei personaggi più noti del periodo Risorgimentale nel sud Italia. È qui che potete ripercorrere la storia dei briganti lucani nel museo del brigantaggio, allestito nelle sale dell’ex carcere borbonico.


TEMPO DI VISITA

Due / tre ore 


TERZA TAPPA: CASCATE DI SAN FELE

Cascate di San Fele, Vulture, Basilicata

Il nostro itinerario alla scoperta del monte Vulture si conclude alle Cascate di San Fele. Una serie di percorsi vi porteranno attraverso i boschi ad ammirare i salti d'acqua prodotti dal torrente Bradano. Riempite una borraccia d'acqua e inerpicatevi per i sentieri delle antiche mulattiere, cullati dallo scroscio dell'acqua e dalla brezza fresca degli alberi.


TEMPO DI VISITA 

Tre ore

CREDIT
Foto laghi di Monticchio e abbazia di San Michele: Santo Galatà
Foto cascate di San Fele: www.cascatedisanfele.it

Mercoledì, 19 Agosto 2015 18:03

Una passeggiata nel cuore di Potenza

Non è una delle mete turistiche più note della Basilicata, eppure Potenza può riservare piacevoli sorprese. In questo nostro itinerario vi condurremo per mano per le strade di Potenza, tra i vicoli del centro storico fino alle sorprese nascoste nelle zone meno conosciute della città.

Potenza, piazza Mario Pagano


TAPPE

Città di Potenza

TEMPO DI VISITA

Metà giornata per visitare il centro storico o una giornata per un itinerario completo

QUANDO

Tutto l'anno

A CHI LO CONSIGLIAMO

A chi ama la cultura e la storia

COME

A piedi e in auto per visitare le zone al di fuori del centro storico



COSA VEDERE NEL CENTRO STORICO

L’anima storica di Potenza è la centralissima Via Pretoria che nel gergo potentino è più conosciuta come “Sopra Potenza”, proprio perché collocata su di un colle. L’itinerario che vi suggeriamo la percorrerà per intero portandovi alla scoperta di chiese, palazzi, negozi e piazze.

Potenza, via Pretoria

Si parte da Porta Salza, una delle tre porte rimaste fino ai giorni nostri. La prima sosta è la Chiesa di San Michele Arcangelo, splendido esempio di arte romanica. Al suo interno sono conservate una tela del pittore lucano PietrafesaL’Annunciazione e La Madonna del Rosario e Quindici Misteri di Antonio Stabile.

Ripresa via Pretoria si arriva a Piazza Mario Pagano (foto in cima all'articolo), la piazza dei potentini, e sede del grazioso Teatro Stabile e della Chiesa con annesso convento di San Francesco di epoca duecentesca. Dopo aver visitato la chiesa suggeriamo una pausa caffè presso lo storico caffè di Potenza: il Gran Caffè Italia.

Terminata la pausa si riprenda la passeggiata fra i negozi, i palazzi e i caratteristici slarghi di via Pretoria fino ad arrivare alla Cattedrale di San Gerardo del XII° secolo (foto sotto). Di particolare interesse la facciata con portale a due ante di bronzo, la cappella di San Gerardo e la cripta posta in corrispondenza dell’altare maggiore.

La Cattedrale di San Gerardo, nel centro storico di Potenza, Basilicata

Usciti dalla Cattedrale una escursione al Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu, all’interno di Palazzo Loffredo, vi offrirà un quadro generale dell’archeologia dell’intera regione.

Il nostro itinerario nel centro storico termina con la Torre Guevara, testimone della presenza di un castello i cui resti sono stati definitivamente rimossi negli anni ’60, ma non si può lasciare Sopra Potenza senza aver assaggiato le pizzette del signor Lovaglio a Piazza Matteotti nei pressi dell’edicola di San Gerardo, patrono della città. 


COSA VEDERE AL DI FUORI DEL CENTRO STORICO

Il ponte Musmeci, Potenza, Basilicata

Se avete ancora tempo vi consigliamo la visita della chiesa di Santa Maria del Sepolcro, nel rione di Santa Maria, e del Ponte Musmeci, realizzato dall’omonimo ingegnere sul finire degli anni 60, la cui struttura non poggia su pilastri ma su onde di cemento che formano una sola volta e 4 archi contigui.

 
Published in Itinerario Potenza
Mercoledì, 19 Agosto 2015 17:08

In bici sulla montagna potentina

Una bici robusta, un po' di allenamento e magari una macchina fotografica nello zainetto, per immortalare i bellissimi paesaggi che faranno da contorno alla vostra passeggiata. Il nostro itinerario vi porterà alla scoperta delle montagne che circondano la città di Potenza, viaggiando tra boschi e piccoli borghi arrampicati tra le rocce.

In bici sulla montagna potentina


TAPPE 

Potenza - Abriola - Potenza

TEMPO DI VISITA 

Un giorno, il percorso è lungo circa 54 Km

QUANDO

Da aprile ad ottobre

A CHI LO CONSIGLIAMO

Ciclisti esperti e allenati, alcuni tratti sono impegnativi

COME

In bici, principalmente su fondo asfaltato 



PARTENZA E PRIMA TAPPA: OASI WWF 

Si parte da Potenza e si fa tappa all’Oasi del WWF del Lago di Pantano (sotto). La riserva è stata creata nel 1990 per tutelare la vegetazione e la fauna del lago: salici, ontani, pioppi e macchia mediterranea sono un’importante stazione di sosta e di nidificazione di uccelli migratori e stanziali. 

Il lago di Pignola

Gli amanti dello birdwatching possono osservare da capanni in legno rapaci, poiane, aironi cenerini, cormorani, falchi, gazzette. Una pista ciclabile percorre per intero il perimetro dell’invaso.


SECONDA TAPPA: SELLATA E PIERFAONE

Lasciato il Lago di Pantano inizia la salita per raggiungere il valico della Sellata (1250 m) e Pierfaone ( 1400 m), attraverso ombrose stradine di montagna, circondate da boschi. Nei mesi invernali la zona è una stazione sciistica con uno sviluppo delle piste di circa 10 chilometri.


TERZA TAPPA: ABRIOLA

Panorama del comune di Abriola, in Basilicata

Una spettacolare discesa porta al piccolo centro abitato di Abriola. A questo punto vi consigliamo di lasciare la bici per un po' e passeggiare trai vicoli di questo paesino; di particolare pregio la Chiesa di San Valentino e la torre medioevale a pianta quadrata che ricordano il passato di Abriola un tempo roccaforte araba.


QUARTA TAPPA: PIGNOLA

Riprese le biciclette, prima di fare ritorno a Potenza è d’obbligo una sosta nel paesino di Pignola che abbiamo attraversato rapidamente all’andata. Palazzi del XVII e del XVIII secolo, con molti bei portali in pietra caratterizzano il centro storico. Di particolare interesse la Chiesa di S. Maria Maggiore

Lasciata Pignola si fa ritorno a Potenza in giornata.

In bici nei dintorni di Potenza 

VEDI ANCHE IL NOSTRO ITINERARIO PER VISITARE POTENZA

CREDIT PHOTO
Foto ciclisti: www.lucaninatura.it

Published in La montagna potentina

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